Verdeca

La Verdeca è un vitigno a bacca bianca coltivato principalmente in Puglia, il nostro arriva dalla Valle d’Itria e dai comini di Locorotondo e Martina Franca, tra loro confinanti.

I grappoli appaiono di uno spiccato color verde (da qui il nome di Verdeca).

I vini che si ottengono solo solitamente di color giallo paglierino con degli evidenti riflessi verdolini.

All’olfatto si percepiscono nettamente sentori erbacei, di frutta esotica come ananas e note agrumate.

Dal punto di vista gusto-olfattivo è caratterizzato da una elevatissima freschezza e sapidità.

Primitivo di Puglia

La storia del primitivo si perde nella notte dei tempi, e non è un modo di dire…

Si narra che a portarlo in Puglia, furono popolazioni balcaniche intorno al 7° secolo, ma i primi documenti relativi a questo vitigno risalgono alla seconda metà del 1700, quando un uomo di chiesa, don Fancesco Filippo Indelicati, primicerio della chiesa di Gioia del Colle, notò che tra tanti vitigni che si usava coltivare nelle sue vigne, ve n’era uno che giungeva a maturazione prima degli altri e dava un’uva particolarmente nera, dolce e gustosa che si poteva vendemmiare ad agosto.

Fu poi proprio Don Francesco a denominarlo Primitivo.

Anche se il primitivo iniziò la sua storia nelle Murge, si espanse molto nelle soleggiate terre salentine ed in particolare in quelle circostanti, quali gli agri di Manduria, Sava, Lizzano e Maruggio.

Negramaro

È un’uva estremamente versatile, molto utilizzata anche per la vinificazione in rosato. In commercio è possibile reperire sia prodotti vinificati in purezza sia mescolato.

La sua maturazione media avviene tra fine settembre-inizio ottobre, ma si registrano variazioni in base alla zona di coltivazione.

Lo possiamo degustare molto bene accompagnato da piatti caldi come la carne, le polpette al sugo pugliesi, ma anche pasta con ragù o con zuppa di legumi.

Rosato Salento

Tipicamente i rosati nel Salento vengono prodotti a partire da uve Negroamaro, un’uva dalla struttura robusta e dal carattere forte, con sentori di frutta matura, e i vini prodotti con questa uva sono un bellissimo esempi di equilibrio tra struttura e freschezza.

I vini a indicazione geografica tipica Salento rosato devono essere ottenuti dalla vinificazione delle uve provenienti dal vitigno Negroamaro. Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve provenienti da vitigni a bacca nera raccomandati e/o autorizzati per le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto fino a un massimo del 30%.

Ottimo l’abbinamento con i formaggi che offre molteplici possibilità oppure con piatti a base di pesce, primi piatti o zuppe, ottimi con i crostacei! I rosati sono poi ben abbinabili ai funghi e, grazie alla loro morbidezza e acidità, si sposano perfettamente con tutti i piatti a base di pomodori.